Durante il Rinascimento, le tecniche di fusione già note
dall’antichità vengono perfezionate e permettono così di realizzare oggetti di
dimensione più vasta rispetto al passato. Tra Cinquecento e Seicento l’arte dei
metalli non compie grandi progressi, se ne diffonde invece la pratica. Il
bronzo e il ferro vengono utilizzati nell’industria bellica. Nasce inoltre la
consapevolezza dell’importanza del metallo come materiale da costruzione dei
più svariati oggetti e, in particolare, degli strumenti scientifici. Fondamentale,
da questo punto di vista, è il contributo che l’utilizzo dell’ottone diede alla
realizzazione degli strumenti di precisione, permettendo la costruzione di
ruote dentate di precisione, dime ,regoli e goniometri.
Tra gli studiosi di Metallurgia del Seicento, ricordiamo Alvaro
Alonso Barba, un sacerdote spagnolo che opera in Bolivia, dove ha modo di
verificare personalmente il lavoro nelle miniere d’oro e d’argento. Nel 1640
pubblica a Madrid l’Arte de los Metales che
,nonostante i disegni non accurati, è da considerarsi come un’importante
testimonianza delle tecniche utilizzate nel Sud America. Tra gli aspetti più
interessanti dell’opera ci sono ,senza dubbio, i riferimenti alla ricognizione
dei terreni per le miniere e cenni a pratiche innovative, riguardanti la
raffinazione dei metalli tramite il mercurio.
Arte de los Metales
Il ruolo dei metalli appare particolarmente importante nelle
opere di Bacone che afferma che senza il ferro, gli uominini “vivrebbero una
vita miserabile”.
Il Mundus subterraneus di Kircher,invece, immerge il mondo
minerale e le sue risorse in una cosmogonia in cui la tecnologia occupa un
piccolo spazio.
Mundus Subterraneus
Nessun commento:
Posta un commento