Puddelling
Il termine puddellaggio deriva
direttamente dal verbo inglese “to puddle”, il cui primo significato è
quello di “rimescolare”.Oggi
conosciamo tutti questa definizione come uno dei principali trattamenti del settore siderurgico, quando si
provvede a ossigenare elementi come il silicio, il carbonio e la manganese: il passaggio successivo,
invece, prevede proprio il rimescolamento della ghisa nei forni, un processo
che consente al metallo stesso di divenire maggiormente malleabile. Ma il puddellaggio rappresenta
soprattutto uno dei momenti salienti della Rivoluzione Industriale.In effetti, anche se si conosceva questa
lavorazione da moltissimo tempo, soltanto nel 1784 fu possibile applicarla a livello industriale: il merito
va tutto a Henry Cort, un artigiano inglese del ferro, il
quale fu in grado di innovare completamente il sistema grazie a un brevetto che risale al 1804.
Il suo impianto di Fontley (nella contea dell’Hampshire) rappresentò un momento di
svolta per i processi industriali di allora.Il funzionamento è piuttosto
semplice e viene seguito alla lettera ancora oggi, in particolare per ottenere il ferro saldato: in pratica,
i forni a riverbero sono dotati di una
divisione netta tra il fuoco della fiamma e la camera di cottura, in
modo da far arrivare il calore sul soffitto e nel piano. Il riscaldamento, poi,
viene concluso grazie agli ossidi di ferro, così da poter introdurre finalmente la ghisa.
Schema di un forno per il puddellaggio
Processo Bessemer
Occupandosi di fusione di ghisa per cannoni Bessemer osservò che, fondendo la ghisa in
forno a riverbero a fiamma ossidante, si ottenevano, nel bagno liquido,
malgrado l'intenso calore, dei noduli solidi, che lo stesso Bessemer riconobbe
essere costituiti dal metallo decarburato. Egli comprese la necessità di
innalzare la temperatura del bagno durante il processo di decarburazione, per
mantenere liquido l'acciaio che si viene formando, e pensò di sfruttare a
questo scopo il calore di reazione che si svolge nella ossidazione del
carbonio, del silicio, ecc., contenuti nella ghisa. Il 17 ottobre 1855 venne
depositato il primo brevetto, e il nuovo processo di affinazione della ghisa
venne comunicato pubblicamente nel 1856 in una riunione della British
Association. Accolto dapprima con grande scetticismo, esso venne applicato in una piccola fonderia sita in un sobborgo di
Londra (St. Pancras) e, dopo molti perfezionamenti, nelle grandi officine
create dallo stesso Bessemer a Sheffield.
Sezione in un convertitore Bessemer
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