"... Chiamatelo con il suo nome. Afo 4. Storpiatelo in Ufo, lo
fanno tutti. L'oggetto non identificato. Anche se intorno impazza la guerra
mondiale (era successo davvero nel '44 con la fabbrica invasa dai nazisti), lui
resta lì, imperturbabile e operoso.. La sua lunga proboscide aspira-carbone, i
testicoli dove cuoce l'acciaio, il muso di tricorno, lo scheletro possente di
cattedrale brutale al cominciamento..."
L'altoforno, è un tipo di impianto utilizzato
nell'industria metallurgica per produrre ghisa partendo da minerale ferroso,
attraverso un processo in cui concorre la combustione di carbone coke, la
fusione di minerali e riduzione degli ossidi metallici (ad esempio Fe2O3)
presenti in natura come minerale ferroso o introdotti come rottame
ferroso, attraverso un'atmosfera riducente.
Questo strumento deve il suo nome alle dimensioni, infatti
può raggiungere un'altezza di 80 metri (con un diametro che può superare gli 8
metri) e può produrre fino a 4500 tonnellate al giorno.
E’ un forno a tino, la cui forma è costituita da due tratti
troncoconici, di cui il "tino" costituisce il cono superiore, il cono
inferiore è detto "sacca", uniti da una sezione cilindrica centrale
(detta "ventre"). La carica avviene dall'alto, ed è formata da strati
di coke e minerale ferroso che vengono gettati
alternativamente . Il funzionamento è continuo: gli strati della carica
scendono lentamente mentre il forno viene alimentato introducendo nuovi strati
a intervalli regolari. È un forno a vento:
per raggiungere alti valori di temperatura è necessario insufflare aria,
alla quale può essere addizionato ossigeno, che deve essere preriscaldata.
L'iniezione di aria, detta "vento caldo", anch'essa continua, avviene
attraverso una corona di tubi in corrispondenza del ventre del forno. La
struttura esterna è costituita da una corazza di acciaio speciale, rivestita
internamente da mattoni refrattari su un sostrato di cemento refrattario,
le pareti sono invece raffreddate da tubazioni d'acqua nelle zone
più termicamente sollecitate.
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